Vuoi avvicinarti al mondo del tantra e forse la dottrina tradizionale per te è troppo impegnativa? Sei nel posto giusto! Il neo tantrismo è una dottrina occidentale ed è decisamente più semplice da praticare in confronto alla sua matrice. Se non sai ancora cos’è il neotantra allora ti consiglio di leggere questo articolo: Che cos’è il neotantrismo?
Se invece hai già letto l’articolo o sai già cos’è questa dottrina e vuoi diventare un praticante, allora passiamo pure ai fatti!

Puoi diventare tranquillamente un neo tantrika anche da autodidatta, non c’è alcuna regola o abilitazione da dover conseguire, solo alcuni passaggi fondamentali. Ma se preferisci, puoi anche unirti a una comunità neo tantrica, ad esempio ogni anno c’è un festival in Italia dove potrai conoscere altri adepti e maestri neo tantrici, puoi trovare il festival a questo indirizzo web: www.italiatantrafestival.com
Una cosa che ritengo importante da specificare è: per praticare il tantra non serve pagare un corso, non stai imparando a cucinare o a ricamare, le pratiche spirituali di norma non dovrebbero mischiarsi al concetto del possesso e del capitalismo, quindi ti consiglio caldamente di non incappare
in qualche ciarlatano sul web che ti promette di insegnare queste pratiche in cambio di danaro, speculando così su una dottrina di così antica e grande importanza spirituale.
Per caso hai mai visto un prete cristiano che fa pagare a un credente gli insegnamenti della suddetta religione? Al massimo la tua coscienza vorrà fargli una donazione materiale per sostenerlo.
Infine voglio ricordarti che la dottrina neo tantrica così come quella tradizionale, non è un concetto codificato, ma ha tante varianti, ogni maestro e ogni praticante può interpretarla in modo leggermente diverso, ovviamente i principi sono quasi sempre gli stessi e il fine di tale pratica è sempre la stessa: liberazione, illuminazione, pace e benessere interiore.
In questo articolo preferisco dividere i percorsi neo tantrici in 2 tipi: autodidatta e tramite l’insegnamento di un maestro.
Ora parliamo del percorso neo tantrico tramite l’insegnamento di un maestro:
Di solito un “training” di neo-tantra ha la durata di uno o più anni, si svolge in gruppo e in una successione di quattro fasi:
Si inizia dall’esplorazione del sé, alla conoscenza e alla risoluzione dei principali blocchi corporei e dei conflitti mentali, come ad un’integrazione tra corpo e mente.
Successivamente si passa a migliorare la comunicazione con sé stessi e/o con il partner, sia sul piano verbale che su quello corporeo onde evitare le classiche dinamiche di coppia distruttive.
La terza fase è dedicata alla coltivazione del piacere sensuale e sessuale come all’intimità profonda dell’incontro. Suona paradossale, ma nonostante tutti in teoria bramano maggior piacere, pochi sono preparati a sostenerlo quando si manifesta nella pratica. Il nostro sistema corpo e mente deve abituarsi ai grandi piaceri, che vanno oltre all’orgasmo e all’intensa intimità, prima di iniziare le pratiche "sessuali" neo tantriche.
Infine si può iniziare con le meditazioni in unione sessuale, nella quale lo scopo non è quello di arrivare all’orgasmo, piuttosto all’estasi, cioè ad una profonda fusione del sé con il partner e con il Tutto. L’estasi viene raggiunta, portando l’energia sessuale attraverso i sette chakra fino a vibrare in tutto il corpo e in tutta la mente. Successivamente riempie anche lo spazio attorno al corpo (l’aura) e porta la mente al silenzio. Tale metamorfosi del piacere ordinario in estasi spirituale avviene gradualmente, come racconta Yeshe Tsogyal, che per sette mesi meditò in una grotta con una giovane in unione sessuale e disse: “All’inizio questo piacere era contaminato dalla passione, ma poi diventò una passione di Consapevolezza e alla fine un flusso continuo di Consapevolezza”.
Per ultimo ma non per importanza, c’è il passaggio dal personale allo spirituale: Gli insegnanti del neotantrismo consigliano di fare un percorso psicoterapeutico o di counseling prima di iniziare a meditare, per un semplicissimo motivo: fin quando l’io rimane un concetto astratto pieno di conflitti interiori, anziché diventare un polo sicuro e un territorio interiore ben esplorato, non puoi oltrepassarlo. Finché corpo, mente e sentimenti non si fondono per dare forma a un sé organizzato, è inutile cercare l’unione tra il sé e lo spazio. Meditare, ossia osservare con la coscienza i fenomeni interiori quando questi sono talmente tanti da affollare la mente, è solo una perdita di tempo. Il testimone interiore non troverà un posto tranquillo dal quale osservare la confusione mentale. Soltanto quando la psiche avrà raggiunto una certa stabilità e il dialogo interiore non è combattuto tra il “devo fare questo o quello, glielo dico o non glielo dico, lo voglio o non lo voglio, amo o non amo”, il testimone interiore riesce ad osservare le sensazioni sottili, i quasi-pensieri emergenti, le pulsazioni energetiche dal centro del sé. Una volta iniziati tali sottili processi, diventano così numerosi da non riuscire a coabitare con i pensieri e i sentimenti, poiché lo spazio della coscienza è limitato e non può contenerne troppi contemporaneamente. Solo quando terminano i processi psichici e mentali di grosso spessore, quelli sottili potranno emergere, e quando anche questi andranno ad esaurirsi, subentrerà la pace interiore.
Questo è il procedimento per assimilare la dottrina neo tantrica facendosi aiutare da un "maestro" e unendosi ad una comunità. Ho preferito dare la precedenza alla maggioranza, però personalmente, come buddhista e come praticante del neo tantrismo ti sconsiglio vivamente di intraprendere questa strada per un semplice motivo:
il neotantra come avrai visto si focalizza troppo sul sesso e trascura il vero fine tantrico, la liberazione, l’illuminazione e la vera pace interiore.
Detto ciò, se i tuoi bisogni sono carnali e relazionali allora puoi tranquillamente seguire i passaggi sopra indicati, ma se i tuoi bisogni sono spirituali allora ti invito a proseguire con la lettura…
Ora parliamo del percorso neo tantrico da autodidatta:
Iniziamo dal dire che il neo tantrismo non è un corso di cucina, non ha una durata, non ci sono qualifiche o attestati, né titoli occidentali, c’è sempre un guru e un adepto/a o neo-tantrika. Il percorso neo tantrico è uno stile di vita, è una strada la cui fine è solo la morte, non si smette di imparare e di conoscere, ma soprattutto la pace interiore e l’estasi sono concetti paragonabili alla coltivazione di un albero, ci vuole studio, pratica, pazienza, costanza, cura e amore, ma soprattutto le pratiche sessuali tantriche sono l’ultima cosa a cui pensare, perché stare bene con sé stessi è una prerogativa per stare bene anche con gli altri.
Come praticante autodidatta e aspirante guru del neo tantrismo posso elencarti i seguenti procedimenti al fine di indirizzarti sulla strada giusta, ma sarai tu a dover camminare:
Inizia ad elevarti dal concetto di società moderna e ad avvicinarti al concetto di umanità come equilibrio naturale; mi spiego, qui si tratta di cambiare alcune abitudini e ad acquisirne delle nuove che ti riporto qui sotto.
Le abitudini da cambiare:
Inizia a guardare il dovere predisposto dalla società, ossia il lavoro o lo studio, come una cosa necessaria, ma non indispensabile per la tua vita in quanto esso è solo un fattore complementare. Ciò non vuol dire che tu non debba lavorare o studiare, ma vuol dire che dovresti affrontare questi doveri con più leggerezza (ma non superficialità), senza farti prendere dall’ansie del successo e senza diventare uno schiavo del consumismo.
Inizia a smettere di paragonarti con le persone, a vedere la fama e la ricchezza come strumenti per raggiungere uno stato di permanente felicità, anche perché la felicità non è uno stato, ma sono sempre degli attimi alternati ai momenti di tristezza, e va bene così. I paragoni in questione sono soprattutto digitali, ad esempio, quando scorri la bacheca di Facebook o Instagram e vedi tutte quelle persone apparentemente felici e immersi nel loro lusso, beh indovina un po’, quelle persone non sono felici nel quotidiano, anche loro hanno dei problemi irrisolvibili che magari gli causano un dolore che non possono curare, ma solo gestire e vivere, ad esempio la morte di un caro parente, un tradimento o delle delusioni da parte di persone su cui si sono create tante aspettative. In conclusione, guarda la vita come un alternarsi di attimi di felicità e tristezza, imminenti e incontrollabili, accettalo, vivili a pieno ed apprezzali, perché la felicità dà gioia all’anima e la tristezza rafforza lo spirito.
Inizia a rapportarti con la natura in maniera rispettosa, amorevole, gentile e sensibile. Tutto ciò che vedi attorno a te è frutto della natura, le persone, gli oggetti, le piante e gli animali. Sii gentile, rispettoso e disponibile con le persone, non proiettare su di loro le tue frustrazioni o la tua rabbia, aiutale nel momento del bisogno e dimentica il bene che fai, perché non sei tu quello che deve ricordarlo, ma soprattutto rispetta e tollera i loro stili di vita e non lasciare che un atteggiamento irrispettoso e intollerante nei tuoi confronti ti svii dalla strada che hai intrapreso. Sii gentile, rispettoso e disponibile con la fauna, tratta bene il tuo animale domestico e se ne vedi uno per strada, bisognoso di aiuto, cerca di fare qualcosa per lui, anche chiamare la protezione animali è già un gesto sufficiente, mentre l’indifferenza nei suoi confronti ti svierà dalla strada che hai intrapreso. Tratta bene la flora e il pianeta in cui vivi, perché quest’ultimo è la tua vera casa, inizia ad avere un comportamento più consapevole ed ecologico, non ti sto dicendo che devi mangiare tofu tutto il giorno, farti la doccia fredda e fabbricarti il tuo sapone, ti sto solo invitando ad un comportamento più sano, come fare la raccolta differenziata, non stare sotto l’acqua calda a fare i concerti per 45 minuti, non andare in macchina per comprarti le sigarette quando il tabacchino dista mezzo chilometro da casa tua. Questi piccoli dettagli fanno una grande differenza, perché il mare è composto da tante gocce d’acqua. Ogni tanto cambia ambiente, allontanati dagli agglomerati urbani, dai rumori delle macchine e delle fabbriche, vai in un bosco, una campagna, una montagna o una collina, respira aria fresca, goditi la melodia del vento e della natura, impara ad ascoltare il silenzio, inizierai a provare un discreto senso di pace e di sinergia con il Tutto.
Inizia a curare te stesso, a rispettarti, a volerti bene. Non trascurare la tua igiene, il tuo aspetto e la tua salute, l’amor proprio è indispensabile per imparare ad amare e per imparare l’arte della pace interiore. Non essere troppo critico e severo con te stesso e non permettere agli altri di influenzarti in modo negativo, sii positivo, circondati di persone positive e se questi non sono o non vogliono esserlo, allora gentilmente, allontanati da loro, almeno durante le fasi iniziali del tuo percorso verso la liberazione.
Inizia a guardare i concetti come il tempo, la morte e la vita come fattori necessari, imminenti, giusti e tuoi alleati. Guarda il tempo come un fiume con una incontrollabile corrente, non puoi nuotarle contro e non serve sforzarsi e disperdere energie per nuotare avanti, rilassati, lasciati trasportare, non voltarti indietro e non focalizzarti troppo sull’avanti, goditi il presente. Guarda la vita come un dono, come uno spettacolo di cui tu sei il protagonista e le persone attorno a te altrettanto, pari e non superiori né inferiori a te. Guarda la morte come la chiusura del sipario, una necessità per non rendere tale spettacolo insopportabile, riesci a immaginare un concerto infinito? O una commedia che non termina mai? Sarebbe frustrante, diventerebbe una tortura. Guarda il destino o la casualità degli eventi come parte necessaria di questo spettacolo, ti piacerebbe andare al cinema e sapere esattamente cosa vedrai e come andrà a finire? Goditi le sorprese, abbraccia gli eventi improvvisi che siano negativi o positivi, non aver paura di cogliere le opportunità e non aver paura di non coglierle, ce ne saranno altre e se non ce ne saranno, non ti preoccupare, non sono indispensabili per una vita serena.
Invece le abitudini da aggiungere sono:
Meditazione quotidiana; per organizzare i pensieri bisogna pur iniziare da qualche parte, meditare ogni giorno almeno 10 minuti al giorno sarà un toccasana per la tua mente. Se non sai da dove iniziare allora ti rimando a questi articoli:
Informati; per focalizzare meglio la strada da percorre bisogna sapere come è fatta, qual è la destinazione e perché hai il bisogno di percorrerla. Cerca più informazioni possibili sul mondo del neo tantrismo e perché no, anche sulla dottrina tradizionale, ma soprattutto leggi alcuni dei testi sacri tantrici per comprendere al meglio questa dottrina.
Trova il tempo per fare qualcosa che ti piace realmente, anche 30 minuti al giorno, e se non sai cosa ti piace realmente, esperimenta, non perdere la curiosità che avevi da bambino e non credere di sapere ormai tutto, nella vita non si smette mai di imparare qualcosa di nuovo.
Sorridi ogni giorno, non dimenticare mai di farlo, anche quando ti svegli con il piede sbagliato, anche quando non c’è niente da ridere, sorridi di fronte ad uno specchio, la positività si nutre di positività, la negatività si nutre con la negatività, un po’ come l’amore e l’odio.
Riposati, almeno 6 ore a notte, non avere fretta e non sprecare le tue energie per cose inutili, il riposo è importante quanto l’azione.
Non avere fretta ad acquisire queste abitudini e non rimproverarti quando non ci riesci per un giorno, piuttosto riprovaci il giorno dopo. Quando avrai appreso queste abitudini non sarai pronto per percorrere la via del tantra, la starai già percorrendo e avrai fatto parecchi passi in avanti.
Una volta che avrai imparato a stare bene con te stesso sarà più semplice star bene con gli altri e non prima di questo tratto di strada potrai imparare le pratiche tantriche più “estreme”, come i riti sessuali, ma questa è un’altra storia.